La ginecomastia indotta da farmaci

Spesso, per contrastare questi disturbi dell’umore, gli atleti ricorrono a sostanze d’abuso come psicostimolanti (come ad esempio amfetamine, cocaina, alcol; vedi stimolanti). L’euforia, l’aggressività, il cambiamento del comportamento che ne consegue diminuisce la sensazione di fatica durante l’allenamento e può contribuire https://steroidsp.com/urun-etiketi/winstrol-fiyat/ all’insorgere di fenomeni di dipendenza dagli psicostimolanti e può favorire la ripresa dell’utilizzo d AS. La ginecomastia può interessare una o entrambe le mammelle, a volte con asimmetria delle ghiandole mammarie. Non è infrequente osservare casi di ginecomastia bilaterale con asimmetria delle ghiandole mammarie.

  • La ginecomastia è caratterizzata dall’aumento di volume del seno maschile.
  • Se si sta prendendo un medicinale che può provocare questa condizione, domandare al dottore se si possono fare delle scelte alternative.
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  • Se si stanno assumendo farmaci che potrebbero provocare la ginecomastia, il medico potrebbe consigliare di interromperli o sostituirli con un altro farmaco.

La ginecomastia è causata da uno squilibrio del rapporto tra gli ormoni estrogeni e il testosterone. I neonati, i ragazzi durante la pubertà e gli uomini più anziani possono sviluppare una ginecomastia fisiologica dovuta ai normali cambiamenti nei livelli ormonali ma possono esistere altre condizioni che vanno, quindi, esaminate. Le informazioni pubblicate in questo sito sono di carattere generale e hanno un fine puramente informativo.

Ad esempio, la sindrome di Klinefelter è associata a ginecomastia in circa l’80% dei casi ed è l’unica causa della condizione che causa un aumento del rischio di cancro al seno (di volte) 10. La proliferazione del tessuto ghiandolare mammario è stimolata in maniera fisiologica dagli estrogeni e inibita dagli androgeni. Pertanto l’insorgenza di ginecomastia è generalmente dovuta a un aumento del rapporto estrogeni/ androgeni liberi circolanti o a una alterazione dell’effetto di questi ormoni sui rispettivi recettori intracellulari presenti nel tessuto mammario.

GINECOMASTIA

La stimolazione sessuale, indotta dalla vista di materiale erotico o pornografico, sembra aumentare i livelli di testosterone, almeno in acuto 21, 22, 23, 24, 25 e potrebbe avere effetti positivi anche nel ridurre i livelli di cortisolo 26. Dormire solo 5 ore a notte si associa a una riduzione del 15% dei livelli di testosterone 14. Uno studio ha calcolato che per ogni ora in più di sonno ottenuta, i livelli di testosterone aumentano in media del 15% 15, 16.

Trattamenti

È stata diagnosticata una ridotta fertilità correlata all’uso di anabolizzanti steroidei androgeni in 5 pazienti e trattata temporaneamente con tamoxifene o hCG; tuttavia la terapia non ha riportato dati di efficacia. La ginecomastia è stata osservata in 18 pazienti e trattata con tamoxifene in 8 casi. La ginecomastia solitamente recidiva dopo la sospensione della terapia, per cui, 6 pazienti sono stati indirizzati al trattamento con chirurgia plastica.

Se è causata da farmaci o una malattia, se si interrompe l’assunzione del farmaco o si cura la malattia spesso si riesce a far scomparire la ginecomastia. Se la ginecomastia è causata da una mancanza di testosterone e l’aumento degli estrogeni, il trattamento ormonale può essere prescritto. In risposta a troppi estrogeni o troppo poco testosterone , il tessuto ghiandolare della mammella si gonfia e ingrossa il seno maschile in modo anomalo.

Questo si verifica perché il corpo cerca di proteggersi dall’eccesso di androgeni convertendone una quota in estrogeni, ormoni tipicamente femminili, responsabili anche dello sviluppo mammario. Negli uomini di età superiore ai 65 anni, si ritiene che la ginecomastia sia dovuta a un calo dei livelli di testosterone e a uno spostamento del rapporto tra testosterone ed estrogeni. Inoltre, gli uomini anziani hanno maggiori probabilità di assumere farmaci che causano ginecomastia. Affinché si possa parlare di ginecomastia, la condizione dev’essere sostenuta da una proliferazione benigna del tessuto mammario ghiandolare del seno.